Proposte per visite guidate in
autunno in provincia Pesaro
Urbino
Se parlaste voi
cari vecchi ulivi!*
Questo itinerario autunnale è per gli amanti della natura e della genuina cucina, un viaggio eno-gastronomico alla ricerca della tipicità della nostra terra, del benessere tanto ricercato dalle mode odierne e di un passato da recuperare.
Quando le nebbie d’autunno confondono i contorni delle colline e l’aria diventa via via più pungente, uomini e cani percorrono, a notte ancora fonda, i pendii , le mulattiere e vallate,lungo itinerari gelosamente custoditi dalla memoria. Tra pioppi e querce, tigli e biancospini, la ricerca del tartufo bianco…….
…….poi esposto, venduto e assaggiato in molti centri della nostra Provincia. La nostra strada ci porterà perciò ad Aqualagna sulla Consolare Flaminia; a Sant’Angelo in Vado, a Sant’Agata Feltria. Percorreremo insieme le colline argentee dell’immediato entroterra fanese. Fra uliveti, frantoi e luoghi di assoluto silenzio meditativo troveremo le trattorie com’erano una volta, scopriremo i piatti rielaborati secondo antiche tradizioni, ma anche “le vie dei mercanti”, cantine monumentali, curiosità artigianali e mostre artistiche.
* poesia-epigramma di Luca Florio, Ed. Quattro Venti, 1986, Urbino
Camminando, Camminando
per respirare frescura, colori, profumi e silenzi
Riappropriarsi del tempo. Camminare salendo piano e fermarsi, solo qualche secondo, ad ascoltare il silenzio del nulla. E poi, piano, ricominciare a muoversi. Fermarsi di nuovo a pensare, parlarsi e rispondersi, ritrovandosi.
Per i cicloturisti sono stati messi a punto 11 percorsi tra i 60 e gli 80 chilometri, lontani dalle strade trafficate, di diverse difficoltà, per tutti i gusti: itinerari attraverso le colline del “Bianchello del Metauro”, sulle tracce dei Duchi da una Corte all’altra.
Chi vuole invece affidarsi solo alle proprie gambe, ecco allora 5 percorsi attrezzati nel nel “Parco Naturale del Monte San Bartolo”. Anche i 5000 ettari del “Parco Simone e Simoncello” offrono la possibilità di meravigliose gite con lo zaino in spalla.
E per quelli che intendono il trekking come attività sportiva, per loro ci sono 300 chilometri su un percorso ad anello che tocca tutte le vette più alte del territorio.
Nella “foresta demaniale del Monte Carpegna” ci sono poi 9 itinerari percorribili a cavallo.
Manca l’offerta della “Riserva delle Gole del Furlo”: qui si può sperimentare l’ebbrezza di solcare in canoa le onde del fiume.
Stendersi poi sulla terra, sull’erba
e stando giù cambiare la prospettiva e guardare tutto da un altro luogo.