Incontri con Piero……..

riflessioni sul tardo gotico  e le innovazioni pittoriche del rinascimento

I seguenti suggerimenti ci faranno viaggiare nel tempo, rivivere il passaggio da una cultura all’altra, comprendere una filosofia rivoluzionaria qual’era l’umanesimo 4ooesco.

Fra i cortigiani di Urbino allora si fece largo una qualità di vita diversa rispetto al passato. Questo stile si rese visibile nella pittura di uno degli ospiti toscani chiamati a Palazzo dal mecenate urbinate: l’artista toscano Piero della Francesca. Il comportamento di osservazione quasi scientifica fece di Piero uno dei primi in grado di superare la simbologia tardo medioevale. La sua era una ricerca assoluta di un’arte che rappresenti il vero, con la precisione della matematica e con la magia della luce.

Piero della Francesca

Conosceremo Piero cercando le sue opere maggiori:

inizieremo gli incontri con la sua espressività artistica ovviamente a Urbino, nella Galleria Nazionale delle Marche, dove è possibile ammirare il capolavoro della prospettiva rinascimentale, “La flagellazione” per dirigerci poi verso la vicina Rimini  e quel mirabile ritratto che fece al Signore dei Malatesta nel suo Tempio; andremo poi verso Sansepolcro, terra nativa che ospita nel Museo Civico quattro fra le sue più grandi opere; a Monterchi per vedere la “Madonna del Parto,” e  infine ad Arezzo dove si trova lo straordinario ciclo di affreschi  “La leggenda della vera Croce” che adorna la Chiesa di San Francesco.

Correva l’anno 1492 quando Colombo scoprì l’America.

Era l’anno 1492 quando Piero della Francesca si spense nella sua Sansepolcro entrando così nella storia dell’arte italiana.

 


Finestre sul Territorio

I luoghi che illustriamo

Per informazioni clicca sul luogo d'interesse.

Top